CHI SIAMO
Tutto nasce dall’attività del recupero e riciclo della carta – inizia nel 1934 a Villafranca, nei pressi di Verona, per volontà di Francesco Nicolis, capostipite di una famiglia di imprenditori che oggi vede la terza generazione alla guida delle Aziende del Gruppo.
Intraprendenza, propensione al rischio, intuizioni sulle potenzialità di un mercato agli albori, sono i fattori che orientano le scelte di Francesco che punta su una attività “non convenzionale”, decidendo di raccogliere ciò che gli altri gettano via: la carta da macero.
Una scelta che viene premiata e che fa crescere rapidamente il mercato e l’azienda, la cui eredità industriale viene raccolta dal figlio Luciano.
E’ infatti Luciano Nicolis a costituire, nel 1963, la Lamacart S.p.A. nella sua forma attuale, a strutturarla e organizzarla modernamente, proponendosi al mercato pubblico e privato come un partner efficiente, affidabile e competente nel recupero e riciclo della carta.
Nel 1991 entra in azienda anche Thomas Nicolis, attuale Presidente della Società e dinamico esponente della terza generazione di imprenditori.
A lui il compito di imprimere a Lamacart una ulteriore spinta propulsiva attraverso innovazione tecnologica, razionalizzazione dei processi e – soprattutto – una proiezione costante verso i mercati “globalizzati” che portano Lamacart alla ribalta internazionale e le consentono di operare in modo competitivo in tutto il mondo.
A testimonianza dell’ottimo lavoro svolto, nel 2012 Lamacart ha ottenuto il più ambito Premio internazionale nel settore del recupero e riciclo della carta il “PAPYRUS AWARD”.
Il riconoscimento, che per la prima volta nella storia del B.I.R Bureau of International Recycling è stato assegnato a una Impresa italiana.
L’azienda fa capo alla famiglia di imprenditori veronesi Nicolis, gli stessi che, grazie alla innata passione per il recupero, hanno dato vita al Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica e della Meccanica di Villafranca, di cui Silvia Nicolis ne è Presidente, oggi uno dei più importanti Musei privati internazionali, con 7 collezioni di auto storiche, moto e biciclette d’epoca, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, oggetti dell’ingegno umano.La passione per il recupero condivisa da Luciano Nicolis, dalla moglie Renate e dai figli ha consentito di intuire che, dove altri vedevano solo “pezzi da rottamare”, si nascondevano gioielli della meccanica che potevano essere recuperati, restaurati e riportati all’originario splendore. In questo modo è stato restituito al nostro Paese, soprattutto nel settore delle auto d’epoca, un patrimonio di storia e cultura altrimenti irrimediabilmente perduto